Per questo motivo dio invia loro una potenza d’inganno, acché essi credano alla menzogna e siano condannati tutti coloro i quali non hanno creduto alla verità.
.. Paolo di Tarso.
Gli effetti dei controsensi cristiani sembrerebbero favorire lo sviluppo di facoltà nascoste sufficienti per avvertire la presenza di entità maligne in razione molto più ponderale rispetto a quanto accadeva per la concorrenza.
La statistica ci rende noto che in paesi nei quali la religione ufficiale non è il cristianesimo, le apparizioni sovrannaturali siano molto più scarse di quanto non avvenga in seno alla cristianità: stesso dicasi per quel che riguarda i fenomeni cosiddetti paranormali in genere.
Similmente, gli idoli cristiani sembrano aborrire pure quei paesi di cultura occidentale nei quali il cristianesimo non è radicato tanto quanto nell'alveo mediterraneo; altrettanto specioso è che simili apparizioni si manifestino selettivamente a pastorelli, bambini, asceti, di là del fatto che il paradiso appartiene ai semplici e ai sofferenti.

Prescindendo da casi clinici verificatisi dal Medioevo al Rinascimento, mi sovvengono notorie vicende di infelici afflitti da qualche umanissimo disturbo psichico, seviziati a morte perché creduti invasati da Satana, e persino genitori che uccidono i figli perchè li credono posseduti. Tutto questo si è registrato costantemente in Brasile, India, Africa ed altri paesi meno sviluppati, o negli stessi civilissimi USA, Inghilterra, Germania, Italia, Australia: anzi, in certi casi, più una cultura è evoluta, più episodi del genere sono all'ordine del giorno.

In passato era quasi naturale attribuire le cause invisibili di malattie e carestie ad agenti sovrannaturali; lo facciamo a tutt'oggi, quando attribuiamo all'ira di dio la causa di malattie come l'AIDS ed altre che possono essere ascritte all'effetto del "vizio". Altrettanto da sempre si registra la presenza di una figura sacerdotale che ha il compito specifico di provare a scacciare i "demoni" che causerebbero inconvenienti di natura più o meno ignota.

Fino a qualche secolo fa, quando la medicina e la psichiatria non avevano ancora rivelato le cause di parecchie malattie, questi specialisti riuscivano a scovare demoni dappertutto; malgrado il supporto indiretto che tali favole continuano a ricevere da una certa cinematografia amorale, oggi è più naturale che si adeguino al progresso, al punto che la Chiesa ha accettato persino di fare un distinguo tra psicopatologie e "veri casi di possessione", a patto che i medici chiamati a curare i "casi dubbi" siano cattolici.
Ma cos'è l'esorcismo, e per quale motivo la Chiesa lo giustifica ancora?

Il 26 gennaio 1998, nel corso della presentazione del Nuovo Manuale dell'Esorcismo — update del sorpassato Rituale Romano, già a suo tempo grandemente aggiornato sotto Paolo V nel 1614 —, sua eminenza il cardinale Jorge Arturo Medina Estevez (1) ha asseverato e insegnato che

"per capire cos'è l'esorcismo si deve partire da Gesù cristo e dalla sua stessa prassi. Gesù cristo è venuto per annunciare e inaugurare il regno di dio sul mondo e sugli uomini. Gli uomini hanno una capacità di accogliere dio nei loro cuori [Rom. 5.5]. Questa capacità di accogliere dio viene però offuscata dal peccato, e talvolta il male, nell'uomo, occupa il posto dove dio vuole vivere. Per questo Gesù cristo è venuto a liberare l'uomo dalla dominazione del male e del peccato e così anche da tutte le forme di dominazione del maligno, cioè del diavolo e dei suoi spiriti maligni chiamati demoni, che vogliono deviare il senso della vita dell'uomo.
Per questa ragione Gesù cristo scacciava i demoni e liberava gli uomini dalle possessioni degli spiriti maligni, per farsi spazio nell'uomo, cosicché quest'ultimo acquisti la libertà verso dio, il quale vuole dare il suo Spirito Santo all'uomo che è chiamato a diventare suo templio [1 Cor. 6.19, 1 Pt. 2.5] per dirigere i suoi passi [Rom. 8.1-17, 1 Cor. 12.1-11, Gal. 5.16-26] verso la pace e la salvezza. Qui c'entra la chiesa e il suo ministero. La chiesa è chiamata a seguire Gesù cristo e ha ricevuto da lui il potere di continuare in suo nome la sua missione.
Allora l'azione di cristo per liberare l'uomo dal male si eserciterà attraverso il servizio della chiesa e dei suoi ministri ordinati, deputati dal Vescovo per compiere i sacri riti indirizzati a liberare gli uomini dalla possessione del Maligno. L'esorcismo è, allora, un'antica e particolare forma di preghiera che la chiesa adopera contro il potere del diavolo.
Ecco come nel Catechismo della Chiesa Cattolica viene spiegato cos'è l'esorcismo e come esso viene esercitato: quando la Chiesa domanda pubblicamente e con autorità, in nome di Gesù cristo, che una persona o un oggetto sia protetto contro l'influenza del Maligno e sottratto al suo dominio, si parla di «esorcismo». Gesù l'ha praticato [Mc. 1.25]; è da lui che alla Chiesa deriva il potere ed il compito d'esorcizzare [cf. Mc 3.15, 6.7-13, 16, 17]. In una forma semplice l'esorcismo è praticato durante la celebrazione del battesimo. L'esorcismo solenne, chiamato «grande esorcismo», può essere praticato solo da un presbitero e con il permesso del Vescovo. In ciò bisogna procedere con prudenza, osservando rigorosamente le norme stabilite dalla Chiesa. L'esorcismo mira a scacciare i demoni o a liberare dall'influenza demoniaca, e ciò mediante l'autorità spirituale che Gesù ha affidato alla sua Chiesa".

Come esposto chiaramente in questo lungo ed integrale preambolo, ricaveremmo che quello stesso dio che avrebbe permesso il libero arbitrio, di modo che l'uomo potesse scegliere fra seguire lui o il Male, avrebbe inviato anche un suo alter ego al fine d'aprirgli la strada verso il cuore dell'uomo; non solo, ma ci viene detto ("è noto"!) anche che questo "libero arbitrio" potrebbe essere "offuscato" dal peccato, sicché talvolta il Male occupa nell'uomo il posto riservato a Dio. Per inciso, da ciò si ricaverebbe anche che persino il Supremo sia a sua volta garantito da una forma di libero arbitrio: ossia, da sé stesso.

Dal momento che la parrebbe poco chiara già ai suoi formulatori, ecco che Estevez soggiunge:

"la potenza di Satana non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto d'essere puro spirito, ma pur sempre creatura: non può impedire l'edificazione del Regno di dio. Quantunque Satana agisca nel mondo per odio contro dio ed il suo Regno in cristo Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni [di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica per ogni uomo e per la società], essa è permessa dalla divina Provvidenza, che guida la storia dell'uomo e del mondo con forza e dolcezza. La permissione divina dell'attività diabolica è un grande mistero, ma «'noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro i quali amano dio' [Rom. 8.28]» [Catechismo n. 395]".

Dall'analisi di questo passo, in fin dei conti conseguirebbe non solo che la sofferenza potrebbe anche essere dovuta alla volontà divina, ma anche che Satana esista, che sia una creatura inferiore a Dio ma capace d'ostacolarlo e al contempo incapace d'impedirne il Regno. Nondimeno, si certifica che il demonio sia puro spirito, dato che non lo vediamo ma ne avvertiamo comunque la presenza tramite il male nel mondo, la cui "permissione" divina rimane comunque un mistero, sebbene, dall'altro lato, il teologo ci aveva assicurato che esso agisca per autorizzazione della divina Provvidenza.
Non è chiaro, dunque, per quale motivo le cause di tale "permissione" dovrebbero essere di "natura ignota": a sentire Amorth e colleghi, esse sarebbero ben individuate, e precisamente di quattro tipi, dei quali il primo è — tautologicamente — proprio la permissione divina!

"Così come Dio può permettere una malattia, allo scopo di dare alla persona un'occasione di purificazione e di meriti (!). L'hanno subita santi, come Angela da Foligno, Gemma Galgani, Giovanni Calabria. Altri sono stati vittime di disturbi malefici con percosse e cadute: Curato d'Ars e padre Pio. La causa può essere data da un maleficio che si subisce: fattura, maledizione, malocchio. Si espone al rischio di influenze malefiche o di possessione chi si rivolge a maghi, cartomanti, stregoni; chi partecipa a sedute spiritiche o a sétte sataniche, chi si dedica all'occultismo e alla negromanzia. Si può cadere in mali malefici per il persistere di colpe gravi e multiple. Don Amorth ha avuto casi di giovani dediti alla droga o colpevoli di delitti e perversioni sessuali" (Il Messaggero 260900).

Quindi entra in scena l'esorcismo, "antica e particolare forma di preghiera" intesa a scacciare l'intruso maligno sempre in nome del medesimo dio di cui sopra; o per meglio dire, in nome di Gesù, che l'ha praticata con successo ed ha trasmesso alla chiesa l'autorizzazione ad operare i medesimi rituali, che non sono contenuti affatto nelle biografie evangeliche.<%pagebreak()%>La perversa contraddizione insita in una figura come quella del demonio ha portato alla luce dei dubbi ponderali in seno all'infallibilità ed all'onniscienza ecclesiastica, quasi lo stesso Satana attentasse all'integrità della teologia cristiana.
In seno alla Chiesa pare sia in corso da tempo un'altra aspra battaglia tra coloro i quali negano l'esistenza del normotipo diabolico, parando nel refugium peccatorum della psicologia, ed altri, come monsignor Balducci, fervente assertore dell'esistenza di forme di vita aliena nell'universo e pugnace propugnatore dell'opinione contraria, unitamente al collega Amorth ed al fu padre Ernetti; tale contrapposizione getta nuova luce su tutto l'apparato cattolico in merito al demoniaco, aggiornandoci a nuove conclusioni rispetto alla classica visione manichea del cattolicesimo.

Nel suo ultimo sforzo editoriale, Balducci tramanda un classico cavallo di battaglia "giustificatorio", ossia che negare l'esistenza del diavolo equivalga a negare quella di Dio, e addirittura avvantaggiare il primo; affermazione direi kafkiana, anche perché l'esorcista pare quasi smentirla poco dopo, aggiungendo che "siamo noi, non Satana, la causa del nostro male". A simili asserzioni, resterebbe da capire perché mai il demonio si presti a svolgere ancora il compito di tentatore!

Balducci si appella, quindi, a "testimonianze indiscutibili" come l'Apocalisse, per certificare che il peccato degli angeli consiste nel "rifiuto di Dio": ma in realtà la teoria non pare gli sia poi così chiara, poiché — dice — "se è certa la caduta degli angeli, non è certo quale ne sia il motivo", in quanto "su ciò la chiesa non si è mai pronunziata ufficialmente"!
Non possiamo biasimare un'approssimazione di questo genere, dato che la posizione in proposito non è mai stata chiara: da Origene a Geronimo era opinione comune che, alla fine dei tempi, Satana sarà reintegrato al suo pristino rango (la cosiddetta apocatastàsi) e perdonato da dio dopo eoni di guerriglia sovrannaturale, evidentemente fatua. Nihil novi sub Sole: già a suo tempo, il paganissimo Empedocle la pensava allo stesso modo a proposito dei daimoneV greci.

Dunque, sebbene da un lato la causa del nostro male saremmo noi stessi, al diavolo converrebbe che non si creda nella sua esistenza al fine d'aver gioco facile: dall'altro lato, la Chiesa si adopera per convincere la gente del contrario, poiché senza il primo essa stessa non ha alcuna ragione d'esistere. In tutto questo marasma, è comprensibile come mai a tuttora non risulti chiaro se dio sia avversario di Satana o suo mandante, né se il demonio combatta per passatempo, dato che è destinato a soccombere comunque: la cosa che stupisce oltremodo sarebbe però il fatto che il povero Demonio non sia ancora riuscito a conquistare un mondo abitato da individui che credono in amenità del genere, sebbene parrebbe più probabile che ben si guardi dal farlo giustappunto per questo motivo.
Date certe trovate, confido che il povero diavolo non abbia poi tanto di che ingegnarsi, per screditare il baluardo di Dio.

(1) Anche noto per le sue "preghiere quotidiane" ad intercessione del dittatore Pinochet.
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